Legittima difesa: giustizieri della notte

Legittima difesa: arriva un accordo in Maggioranza che mette in disaccordo un po’ tutti, la possibilità di ricorrere all’uso delle armi per difendersi dagli aggressori di notte.

Considerazioni su una classe politica che sembra aver perso, in buona parte, la dimensione della decenza. Sulle leggi che scrive, (e sono il potere legislativo), sugli errori marchiani che commette, proprio in questo campo. Insomma sul fatto che si considera ancora una via di mezzo tra il Papa Re ed il Marchese del Grillo. Stiamo messi proprio bene!

l ddl considera legittima difesa la reazione della vittima di un’aggressione, quindi anche la possibilità di ricorrere con le armi, quando si verifica ‘di notte’, con ‘violenza sulle persone o sulle cose’. L’ampliamento quindi della legittima difesa alle aggressioni notturne, ed esclude la colpa per chi reagisce “in situazioni comportanti un pericolo per la vita, per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale”. Una riforma voluta dal Pd per mediare con i centristi, ma che ha trovato da una parte la contrarietà del Carroccio e della Destra in Aula che considera il provvedimento troppo ‘lieve’, dall’altra parte chi considera il provvedimento un modo per farsi ‘giustizia da se’.

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