I Linkin Park hanno creato una pagina speciale sul loro sito, in memoria del frontman Chester Bennington, mentre le vendite e gli streaming si impennano.
Tre giorni dopo la tragica morte di Chester Bennington i Linkin Park hanno aperto una pagina speciale, sul loro sito web, per ricordare il frontman e aiutare chi avesse intenzione di togliersi la vita: “#RIPCHESTER” raccoglie tweet e post condivisi dai fan del gruppo sui social e i contatti di alcune organizzazioni impegnate nella prevenzione del suicidio (una linea telefonica, la pagina Facebook di Crisis Text Line e un link che rimanda alle organizzazioni del settore attive al di fuori degli Stati Uniti).
E come sempre succede quando un cantante muore, anche in questo caso si registra un sensibile aumento nell’acquisto della musica dei Linkin Park. Nielsen Music, la società che si occupa del monitoraggio del mercato di album e download, ha diffuso i dati relativi alle vendite negli Stati Uniti in seguito alla dipartita di Chester, si parla di un aumento generale del 5.332% il 20 luglio scorso, quando è stata resa nota la notizia del suicidio
In pratica qual giorno i Linkin Park hanno venduto 21.000 copie dei loro album (contro 1.000 scarse del 19 luglio) e 90.000 singole canzoni, a fronte delle 2.000 del giorno prima. Il disco che è andato via meglio (circa 6.000 copie) è stato l’ultimo “One more light“, pubblicato lo scorso maggio, il brano più scaricato, 11.000 volte, è stato il cavallo di battaglia “In the end“.
Nielsen Music ha reso noto inoltre l’ammontare delle performance dei Linkin Park sulle piattaforme di streaming, sottolineando una crescita del 730% in un giorno solo, sempre il fatale 20 luglio, quando le canzoni cantate da Chester sono state ascoltate 12,6 milioni di volte. E anche in questo caso la più richiesta è stata “In the end”, con 923.000 riproduzioni, rispetto alle 107.000 del giorno precedente.