Luisa Misserville, marionette d’artista

Andiamo alla scoperta delle marionette di Luisa Misserville, una piccola meraviglia di arte e creatività e una tradizione famigliare che rischia di estinguersi.

Allo stupore per le marionette meravigliosamente caratterizzate e preziosamente agghindate si aggiunge lo stupore per le loro minuscole dimensioni e di tutto quanto le circonda: sipari, arredi, oggetti e palcoscenici. È il piccolo mondo creato a Treviso da Luisa Misserville, paesaggista, ceramista e raffinata marionettista, che offre i suoi spettacoli in casa ad un pubblico di amici. Uno di questi è “Pelle d’asino”, una fiaba barocca alla corte del Re Sole.

L’appello di Luisa Misserville: “Non facciamo estinguere quest’arte”

Luisa Misserville: “In questa fiaba ci sono circa 50 personaggi, tutti fatti da me. Le teste sono in terracotta, mentre la struttura del corpo è in legno. La mia storia personale riguardo il teatro risale alla mia infanzia, quando mia mamma faceva per me e per i miei amici degli spettacoli in casa, curando i vestiti delle marionette nei minimi particolari e ricamandoli a mano.

Quando sono diventata nonna ho voluto replicare la cosa. Non trovando in commercio nessun teatrino, me ne sono fatta fare uno da un architetto. Il palco però era troppo piccolo e quindi si poteva giocare poco sui movimenti e sulle scene. Allora ho pensato di farne due più grandi di modo che mentre si lavora su uno, sull’altro si prepara già la scena successiva.”

Dal Settecento in poi, nei saloni nobili di mezza Europa, i teatrini di marionette erano una tradizione di famiglia, con la quale mettere in scena in maniera giocosa poemi, fiabe o opere liriche. Una bellissima usanza, che purtroppo si sta estinguendo. Motivo per il quale Luisa Misserville lancia un appello a istituti o fondazioni, che potrebbero essere interessati a custodire questo inestimabile patrimonio artistico.

 

 

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