Marghera, il video della spaccata. Protesta dei cittadini

Mercoledì notte un video rivela la vulnerabilità di Mestre e Marghera alle spaccate. I residenti manifestano contro l'abbandono, mentre le Forze dell'Ordine intensificano i controlli

Ecco come avviene una spaccata a Marghera, parla il video di mercoledì notte. Per poche decine di euro, il prezzo di qualche dose, un commerciante subisce il danno di un migliaio di euro.

Tossicodipendenza e spaccate sono i due volti della stessa medaglia a Mestre come a Marghera, anche se è quest’ultimo il quartiere che sta pagando il tributo peggiore alla microcriminalità legata al business dello spaccio. Per la pressione delle Forze dell’Ordine su Mestre, un fisico citerebbe la legge dei vasi comunicanti. I residenti del quartiere, invece, parlano di abbandono e le vittime non hanno che un mezzo per difendersi, manifestare.

Il sit-in a Marghera contro la spaccata

Oggi è stato organizzato un sit-in nel piazzale di fronte alla chiesa di Sant’Antonio, dove il portico dell’edificio è diventato un rifugio per chi assume stupefacenti. Denunciare in rete, come ha fatto Elvio Goldin, affidando le immagini riprese dalla telecamera interna del negozio di abbigliamento all’associazione Marghera Buonasera DOC.

La denuncia dell’associazione Marghera Buonasera DOC

“Non ne possiamo più” denuncia il sito sotto il video postato. Le sequenze sono chiare: un ragazzo si guarda attorno, sono le 2:22, è notte fonda, non c’è nessuno. Prende un tombino e si crea un varco nella vetrina. Suona l’allarme, ma prima dell’arrivo di qualcuno, lui è già fuori e fugge verso piazza Municipio con la cassa.

Blitz contro spacciatori a Marghera e Mestre

Il nuovo prefetto Darco Pellos ha continuato ad ordinare blitz come il suo predecessore e Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri si alternano nei controlli. L’ultimo dell’Arma, con l’ausilio di un elicottero, è cominciato giovedì pomeriggio e proseguito fino all’alba di oggi, venerdì. È stato trovato un tunisino nei pressi della chiesa di Sant’Antonio che, dopo essere stato espulso, era rientrato clandestinamente e stava spacciando eroina a due italiani. In piazza Mercato è stato trovato un nigeriano che, alla vista dei militari, ha inghiottito qualcosa e in ospedale gli hanno trovato nello stomaco 36 ovuli.

Il sottopasso della paura

Il sottopasso ferroviario lo chiamano “della paura”, quello che collega via Dante a via Rizzardi e via Ulloa e che ospita spesso spacciatori, assuntori, oltre che rapinatori e scippatori, per una notte è rimasto vuoto.

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