Eccoci al resoconto dei fatti belli e brutti della settimana con il nostro James Bond di TeleVenezia, Renzo Mazzaro. Com’è andata questa settimana?
Renzo Mazzaro: “Beh bene per me, spero anche per voi. Compatibilmente con la situazione. Questa settimana la notizia che tiene banco secondo me non è tanto Berlusconi al Quirinale si o Berlusconi no. Piuttosto Mario Finotti, 93 anni, un vecchietto di Papozze in provincia di Rovigo, che la notte fra martedì e mercoledì scorso ha cercato di scappare dalla casa di riposo calandosi da una finestra calandosi con una corda fatta con le lenzuola. Purtroppo forse le forze non l’hanno retto è successo qualcosa, era al primo piano, si è lanciato forse in modo sbagliato ha picchiato con la testa duramente contro il muro è svenuto ed è morto.
L’hanno trovato all’alba di mercoledì sospeso sotto la finestra del primo piano. Questa storia ha fatto il giro d’Italia ed oggi è sul Corriere Della Sera in prima pagina. Tutti si chiedono perchè abbia cercato di scappare dalla casa di riposo. Stante che lui era una persona di 93 anni, era in buona salute, non aveva problemi di relazione con il personale della casa di risposo, i suoi parenti, nipoti, pronipoti con cui aveva contatti naturalmente limitatamente con la situazione imposta dal Covid.
Renzo Mazzaro: “Qui abbiamo il primo problema a ciò la solitudine. Però questa persona era anche molto autonoma e indipendente, non voleva assolutamente avere a che fare con badanti per esempio. Insomma, cercava la libertà, voleva avere contatti con le persone. E’ diventato un eroe della libertà mettendo in crisi la gestione delle case di risposo. Questi si chiedono e ci dobbiamo chiedere anche noi, affido questo fatto all’attenzione di chi ci ascolta: “Come si sta nelle case di riposo?” Ecco, domandiamoci questo perchè non ci finiremo tutti, ma invecchieremo tutti. Al di là del fatto che siamo più o meno giovani, sicuramente molti o tutti noi confiniamo con situazioni che hanno a che fare con fattispecie come questa.”
Io credo che indipendentemente dalla casa di riposo, anche la più lussuosa, nel momento in cui entri in una casa di riposo ti sradichi. Quante volte si è sentito, abbiamo un parente tutti che nel momento in cui gli dici che deve andare in una casa di riposo ti risponde di no che vuole morire nella sua casa. Quante volte lo dice l’anziano? Perchè sono le radici quelle che ti tengono in vita in qualche modo. In una casa di riposo ti senti sradicato. Poi non lo so com’era trattato, questo è un altro discorso.
“Questa casa di riposo, non ho letto nulla di particolarmente negativo, anzi. Non c’è nessuna valutazione negativa. Certo rimane un posto in cui la persona viene in qualche modo sbolognata.”
Il suo caso mette in discussione un modello che finora era dato per buono.
Renzo Mazzaro: “Esatto, e giustamente il personale della casa di riposo s’interroga: “Ma anche noi dovremmo porci il problema?”. Io penso che una cosa del genere dovrebbe farci riflettere perchè in qualche modo ognuno di noi può far qualcosa, se non altro per lo meno aumentare le visite alle persone che sono nella casa di riposo. A parte questo, di Berlusconi al Quirinale si parla ampiamente non che non sia stato un argomento importante in questa settimana.
Tanto più che Berlusconi, come avete sentito, ha inaugurato con suo telefonista Vittorio Sgarbi “l’Operazione Scoiattolo” si chiama e già questo nome mette allegria. C’è Vittorio Sgarbi che chiama i suoi amici parlamentari, chiacchera del più e del meno e poi ha tradimento gli passa Berlusconi e Berlusconi fa la campagna elettorale per se. Cose che son successe anche in altri tempi ma mai così alla luce del sole.”
Diciamo che non pecca d’ipocrisia. Si è passato dagli scilipoti, e si parlava di volta gabbana; ai costruttori, all’epoca del Conte Bis; parola molto bella che però ha dato vita a persone come Ciampolillo. E adesso si parla di scoiattoli. Che è anche un po’ironico.
“Adesso però c’è addirittura una faccinata sui quotidiani, in cui Berlusconi dice: “Chi è Berlusconi?”. E segue tutta una lista di meriti che Berlusconi si attribuisce, secondo lui. E però in questa pagina campeggia una foto di Berlusconi che avrà avuto si e no 45 anni. Non vorrei dirlo in modo banale, ma qui mi casca l’asino. Se il problema è quello di eleggere Berlusconi al Quirinale; mettiamogli la foto di adesso. Non è che mandiamo Berlusconi in foto di 45 anni al Quirinale. Dovessero i parlamentari arrivare a questa decisione. Trovo abbastanza ridicolo il fare una promozione di questa persona; per me personaggio divisivo quindi non esattamente nel look richiesto. In ogni caso utilizziamo almeno le foto d’epoca. Non quelle di un’altra epoca.”
Comunque sai, lui ha sempre stravolto le regole. Ha sempre aggirato il politicamente corretto, “Inutile girarci attorno” lui dice “C’è chi lo fa sottobanco io faccio solo la luce del sole.”
“E vedrai che tutto questo sarà una copertura per un’altra manovra. Ti assicuro lo dice perfino Vittorio Sgarbi.”
Sono d’accordo anch’io. Questo lo scenario peggiore. “Se non lo volete ecco che vi propongo qualcosa di più decente.” Son d’accordo anch’io che c’è questa manovra sotto.
Renzo Mazzaro: “Fra le altre notizie, di una certa gravità c’è la storia degli hacker. Che hanno paralizzato l’Ulss di Padova. L’Ulss 6 Euganea. Infiltrandosi nel computer, paralizzando l’attività e rubando dei dati. Chiedendo poi un riscatto che non è stato pagato. Hanno quindi trafugato come ritorsione tutti i dati che erano stati trafugati. Qui le notizie sono due. Qui è che la magistratura padovana ha sequestrato il sito nel quale avveniva questo ricatto; con un dominio localizzato in Uzbekistan. La seconda notizia è che l’Ulss Euganea; per fronteggiare questo trafugamento di dati, ha promesso che chiamerà gli interessati.
A sto punto non so dicendo cosa. Dicendo che si è fatta rubare dei dati privati di ognuno? E questo ognuno cosa dovrebbe fare? Rifarsi la carta d’identità probabilmente. Se è vero che questi dati sono stati messi in circolazione, una delle possibilità è il furto d’identità. I miei estremi possono essere utilizzati da altri che fingono di essere me. Che non è esattamente la cosa che mi piacerebbe. E comunque come faccio a contrastare questo utilizzo? Io me lo chiedo e non ho risposte.”
Mi pare che la strategia sia quella di oscurare il sito da parte della Polizia Postale. E soprattutto questo rifiuto di pagare. Zaia ha detto: “Io mi rifiuto di pagare.”
“Si capisce, non è stato pagato niente. E la ritorsione è stata messa in atto. Il problema però non è oscurare il sito. Sarebbe prendere quelli che hanno utilizzato quel sito per fare questo ricatto; e impedire che avvengano ulteriori incursioni. Ma mi sembra che siamo molto lontani.”
La tecnologia va velocissima. Fanno fatica probabilmente gli investigatori a starci dietro.
“Probabilmente gli investigatori ci riescono e gli sono col fiato sul collo. Chi fa fatica a seguire la tecnologia sono gli enti pubblici. Non dimentichiamo che il sistema informatico dell’Ulss Euganea; era del 2014 e non aveva avuto aggiornamenti, perlomeno sulla protezione dei dati. Questo è il grosso problema, andava fatto qualcosa prima. E utilizzare meglio i fondi. In ogni caso, passiamo ad altro. Non voglio parlare di covid. Non voglio parlare di cronaca nera; anche se questa settimana c’è stato un importante arresto a proposito di usura e trafugamento di utilizzo di minacce.”
Una coda di inchiesta partita nel 2018. Che aveva appunto portato le vittime a fare usura ad un sacco di imprenditori in preda alla crisi.
“Certo, con sviluppi importanti. Preferisco invece parlare di qualche notiziola minore. Che però ti mette di buon umore. Per esempio. In un paese del comune della bassa padovana, che si chiama Borgo Veneto nato nel 2018 dalla fusione di due comuni; un ragazzo di tredici anni ha trovato un portafoglio pieno di soldi e documenti. L’ha dato alla mamma e la mamma l’ha restituito al proprietario. Ora io vi chiedo: “Voi avreste fatto lo stesso?”
Questa è una bella domanda di Renzo Mazzaro.
“Per aiutarvi nella risposta giusta, io direi di mettersi nei panni non di chi ha trovato il portafoglio; ma di chi l’ha perduto. Ecco forse questo vi aiuta a dare la risposta giusta.”
Speriamo che chi l’ha perduto abbia ricompensato il ragazzo.
“È previsto dalla legge. Il 10% dev’essere dato. Una cosa del genere. Un’altra notizia, sicuramente minore, è che in un comune del padovano, Mellara; è una settimana che discutono di un cane. Un rottweiler, che fa parte del servizio canino. C’è un’unità cinofila che però è andata in minoranza. L’istruttore del rottweiler si è ammalato, il secondo non ce la fa da solo, e il cane è stato mandato in canile. In pre pensionamento.
Tu non ci crederai, ma c’è stata una mezza rivoluzione. Tutti in paese sapevano. Alla fine quest’alzata di scudi ha prodotto che l’istruttore, mosso a compassione, si è preso il cane in casa. L’ha adottato. L’unità cinofila non sarà comunque chiusa, e il cane non andrà in canile. Non so se è un finale degno di questa storia. Perchè se c’era bisogno di un’unità cinofila evidentemente non era un caso; o forse se l’unità cinofila non era necessaria, era meglio non farla” ha detto Renzo Mazzaro.
Diciamo che comunque si sta allargando sempre più questo mondo di addestratori. Chi prende un cane, oltre a spendere molti soldi se lo prende di razza, spende altrettanti soldi per andare a crescerlo.
“Certamente. E non è un fatto che riguarda solo l’ente pubblico. Molte persone che hanno animali anche di taglia, con i quali bisogna avere un comportamento accurato; ricorrono a questi istruttori. Anche se l’ultima volta che ho incrociato una persona con un cane di taglia, chiacchierando mi diceva; “Speriamo che cresca, ha solo nove mesi. L’ho portato dall’istruttore e mi dice che non capisce niente. Non vuol fare niente perchè è ancora cucciolo. Ma le dimensioni dell’animale erano ormai da adulto” ha detto Renzo Mazzaro.
Problemi simili ci sono anche nelle scuole materne e gli asili nido. Quindi vuol dire che lì il problema sta nel manico. Grazie Renzo Mazzaro, so che tu hai sempre un’ultima notizia.
“Voglio concludere salutando il Presidente, non governatore, della giunta regionale Luca Zaia. Come sapete è uno dei grandi elettori. Uno dei 1009 elettori del nuovo Presidente della Repubblica. Mi raccomando Luca vota bene”.
“Presidente vota bene” devi dire. E non ‘Governatore’.
“Gli do del tu perchè lo conosco bene e mi permetto di fare questo. ‘Caro Presidente vota bene’