Mestre, auto in bilico sulla Rampa Rizzardi

Il guardrail non ha retto e nemmeno il parapetto. Sono le conclusioni inquietanti a cui sono giunti i vigili locali nell'analizzare la rampa da dove un'auto domenica ha rischiato di cadere proprio come il bus della strage tre mesi fa

L’auto Audi che all’alba di domenica 14 gennaio è finita in bilico sul baratro in via Rampa Cavalcavia a Mestre è stata trattenuta dall’enorme colonna di cemento che regge l’infrastruttura e non dal guard rail, e nemmeno dal parapetto che infatti sono stati sfondati.

L’appello dell’assessore Boraso

È la conclusione inquietante a cui sono giunti gli agenti della polizia locale al termine della ricostruzione dei fatti avvenuta lunedì 15 gennaio. Una conclusione che ha allarmato l’assessore alle infrastrutture del Comune di Venezia Renato Boraso. Ha lanciato un appello agli automobilisti affinché riducano la velocità sul cavalcavia, ma ha preoccupato anche le forze di opposizione.

L’auto in bilico preoccupa i cittadini dopo la strage del bus a Mestre

I consiglieri della municipalità di Mestre del PD hanno dichiarato di aver chiesto due mesi fa, dopo la strage del bus, la convocazione di una commissione che però non è ancora stata riunita. Questa serviva a valutare il livello di sicurezza delle protezioni delle rampe.

Il consigliere comunale Andrea Martini della lista civica “Tutta la città insieme” parla di superficialità nell’affrontare la questione da parte di Ca’ Farsetti. Propone semafori, dissuasori e autovelox. Al posto del conducente dell’auto, un cinquantenne che correva verso la sua azienda dove era scattato l’allarme, avrebbe potuto trovarsi un altro bus. Mestre ha rischiato un’altra strage: è il timore di molti.

Renato Boraso però ha dichiarato che non è possibile chiudere il cavalcavia dove passano migliaia di veicoli al giorno e c’è dunque soltanto da attendere che le barriere siano sostituite tutte, intervento in via di esecuzione.

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