Le celebrazioni della Shoah sono cominciate dieci giorni fa, ma è soprattutto la giornata di oggi quella dedicata al ricordo dello sterminio degli ebri. Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del “1º Fronte Ucraino” arrivarono per prime ad Auschwitz, scoprendo il vicino campo di concentramento liberandone i superstiti e scoprendo gli orrori perpetrati dai nazisti. Dieci giorni prima i nazisti si erano ritirati portando con loro i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante quella che fu chiamata la marcia della morte. Dopo le 24 pietre d’inciampo installate a Venezia, oggi a Mira sono state aperte due mostre.
Le parole di Tullio Cacco, Presidente Associazione nazionale partigiani di Mira
Le parole di Tullio Cacco, Presidente Associazione nazionale partigiani di Mira: ” Oggi siamo qui, come tutti gli anni per ricordare la giornata della memoria. In questo luogo, l’oratorio Villa dei Leoni di Mira abbiamo esposto per il pubblico la mostra sul campo di concentramento di Fossoli.
Sono 40 cartelle che rendono in modo chiaro le atrocità dei campi chiusi; campi di morte e campi di smistamento. La mostra resta esposta fino al 10 febbraio .
Oggi, al centro civico di Borbiago, sempre come ANPI abbiamo estratto un’altra mostra dal titolo “Lager”.
Il commento dell’assessora ai diritti umani e pace comune di Mira, Irene Salieri
Il commento dell’assessora ai diritti umani e pace comune di Mira, Irene Salieri: ” Ad Oriago abbiamo avuto un esempio di “giusta fra le nazioni”, una persona che a rischio della vita ha fatto del bene ed ha aiutato una famiglia di ebrei a sopravvivere.
Questo ci insegna che è sempre possibile fare la cosa giusta. Non cedere ed avere degli esempi che ci raccontano che l’umanità può fare di meglio rispetto a distruggere; annientare e fare guerra, è una cosa che si può fare oggi in qualsiasi azione.
Il compito nel Giorno della Memoria
Le parole di Tullio Cacco, Presidente Associazione nazionale partigiani di Mira: ” Il nostro compito è fare memoria; che tutto ciò non accada di nuovo e soprattutto rimarcando il fatto che viviamo in un momento che prelude ad una guerra disastrosa mondiale. E denunciamo i fatti gravissimi che stanno succedendo fra Palestina ed Israele, dove il focolaio ha ripreso ad ardere e ci sono tanti morti.”
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