In tutta Italia, in questi giorni, tiene banco la protesta degli ambulanti. Migliaia di furgoni marciano nelle autostrade, spesso creando disagi di viabilità. Il loro, come quello di tante altre categorie, è un grido di sofferenza indirizzato alle istituzioni, troppo spesso sorde alle loro richieste e restie al dialogo. Tutto questo, d’altronde, non lo si può imputare al comune di Mirano. E’ di poche ore la notizia dell’accordo con Confcommercio del Miranese e Fiva (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) che prevede il ripristino dello storico mercato di Mirano del lunedì in pieno centro miranese.
Dialogo fra istituzioni e associazioni di categoria
Il mercato di Mirano torna dov’era, com’era. Ad annunciarlo sono Confcommercio del Miranese e FIVA-Federazione Italiana Venditori Ambulanti, che all’interno di Confcommercio rappresenta la categoria degli operatori del mercato. In questi mesi le due sigle hanno lavorato ininterrottamente con il Comune di Mirano per riportare in piazza tutti i banchi nell’appuntamento settimanale del lunedì, ottenendo finalmente il nulla osta al progetto presentato.
«Il ritorno del mercato alla conformazione originaria – racconta l’assessore alle Attività produttive e commerciali del Comune di Mirano, Cristian Zara – coincide con il lunedì successivo ai festeggiamenti per l’anniversario della “Liberazione”. Confidiamo sia davvero così. Abbiamo fatto tutto il possibile affinché ciò possa avvenire, sia a tutela della cittadinanza che degli esercenti. La gestione non è stata semplice in questi mesi. Ora riteniamo che vi siamo tutte le condizioni per poter procedere, in sicurezza, come concordato con le associazioni di categoria coinvolte, in modo particolare Confcommercio. Quest’ultima, infatti, in questo periodo, ci ha fornito un grosso aiuto. Confidiamo che tutti gli avventori rispetteranno i protocolli, condizione indispensabile per il buon esito del mercato settimanale».
Mercato di Mirano
Da settimane ormai lo storico mercato è diviso tra il centro storico e via Gramsci, per venire incontro alle esigenze di rispetto delle misure anti-Covid imposte dai vari decreti succedutisi. Le due associazioni di categoria non hanno mai smesso di lavorare insieme all’Amministrazione Comunale per cercare di riportare in piazza tutti i banchi, garantendo, comunque, i dovuti distanziamenti e regolamentazione dei flussi. Per fare questo, hanno presentato un progetto dettagliato e organico, capace di coniugare le esigenze di distanziamento tra i diversi operatori.
L’ok del Comune al progetto è arrivato senza riserve e così già dal prossimo 26 aprile il mercato potrà tornare, con i dovuti accorgimenti, alla sua posizione originaria.
Le misure di contenimento
Per aumentare lo spazio a disposizione dei clienti, ogni ambulante dovrà semplicemente arretrare di mezzo metro il proprio banco. Contestualmente, saranno posizionati nuovi varchi d’accesso controllati, specie nelle zone più sensibili, come via XX Settembre e via Barche. Infine saranno presenti fino a 20 operatori per il controllo dei varchi e anche all’interno dell’area mercatale, per evitare assembramenti.
La soddisfazione dei sindacati
«Finalmente dopo tanto – spiegano il Presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo e il rappresentante di FIVA-Confcommercio del Miranese Walter Sartore – ognuno potrà tornare al proprio posto. Abbiamo dimostrato che coniugare sicurezza e lavoro è possibile. Questa è l’unica strada per cominciare a intravvedere una vera riapertura dei mercati, e non solo. L’Amministrazione comunale ha accettato il nostro progetto per riposizionare tutti gli operatori al loro posto. Questo dimostra la bontà del nostro progetto e la capacità di portare avanti un dialogo concreto. Premia, soprattutto, la scelta di lavorare insieme alle istituzioni.
Si possono avanzare legittime istanze degli operatori anche senza urlare. Contenuti e metodo di lavoro possono fare scuola e essere replicati dove ancora non è stata trovata una soluzione. Occorre ricordare che il mercato all’aperto rimane una forma di commercio tra le più sicure, se attuate tutte le misure di sicurezza».