Un’alcova più che un night club, dove un separé nascondeva alla vista un letto matrimoniale. Accanto c’erano altri camerini con divanetti e pali per la lap dance e poi in donne ufficialmente figuranti di sala, alcune senza contratto di lavoro che intrattenevano i clienti.
Il night club
E’ quanto è apparso ai militari della Guardia di Finanza di Verona durante un controllo in una discoteca nel corso degli ultimi mesi del 2022, da cui è scaturita un’indagine che ha portato a due arresti domiciliari e scattati la notte scorsa.
Gli indagati sono due italiani e di cui uno l’effettivo gestore del locale, secondo gli investigatori, con precedenti specifici. L’ispezione è nata con l’intento di verificare che non ci fossero addetti assunti in nero, dopo che il locale, finita l’emergenza pandemica, era tornato a pubblicizzarsi sui social e a riempirsi di clienti.
Il controllo e gli indagati
Durante il controllo sono state trovate numerose confezioni di profilattici, farmaci contro la disfunzione erettile e documentazione del riparto dei compensi, secondo cui le prestazioni sessuali venivano pagate €50 ogni 10 minuti e il denaro veniva distribuito in precise quote percentuali tra le ragazze italiane e straniere prevalentemente dell’Europa dell’est e l’effettivo il gestore del night club.
Entrambi gli uomini sono indagati in concorso tra loro e in un’ulteriore concorso con 3 dipendenti incaricati di riscuotere l’importo pattuito per le prestazioni, per l’esercizio di una casa di prostituzione, sfruttamento e favoreggiamento, aggravato da aver commesso il reato a danno di più persone con rapporto di dipendenza.