E’ finalmente arrivato il giorno del Dpcm che cancella tutti gli altri e che fissa la fine per il 30 aprile al chiuso della mascherina e del green pass rafforzato, ossia quello con il vaccino. Sui mezzi pubblici liberi tutti un mese prima, dal 1 aprile.
Nuovo dpcm: la pandemia è diventata endemica
Anche lo stato di emergenza finisce il 1 aprile, rimandando tra le fila dell’esercito il generale Figliuolo, ma la fase di contenimento, che durerà per tutto il mese, ne vanifica in parte l’eliminazione.
La data di oggi in cui il Consiglio dei Ministri ha varato il nuovo decreto è importante perchè è il riconoscimento del governo che la pandemia è diventata endemica dato che, a dispetto dell’aumento dei contagi, gli ospedali rimangono vuoti.
Il fatto che la liberalizzazione arrivi nel pieno della quarta ondata non preoccupa i sanitari, dato che sembra che la dose booster protegga dalla malattia grave e dal ricovero
La conferma arriva anche da Luca Zaia
“Del resto oggi viviamo molto più liberi rispetto a un anno fa a parità di condizioni. Chi ha le due dosi con booster, non si fa più l’isolamento se ha avuto un contatto stretto, invece un anno fa si sarebbe dovuto chiudere in casa per 10 giorni. L’auto sorveglianza è un altro metodo che è stato introdotto. Ci sarà un’evoluzione dell’atteggiamento. Cina e Hong Kong applica ancora delle restrizioni, però non conosciamo il contesto epidemiologico e cosa sia accaduto. Di certo non ne siamo fuori, togliendo le restrizioni, bisogna puntare alla collaborazione dei cittadini e al loro buonsenso.” Ha affermato Luca Zaia.
E se ci fosse chi non usa prudenza, resiste per un altro mese e mezzo, fino al 15 giugno l’obbligo vaccinale negli ambienti di lavoro per gli over 50. Per il personale sanitario delle case di riposo, invece, non cambia nulla.
I tifosi si consoleranno comunque dal 1 aprile potendo affollare gli stadi al 100% della capienza, finora era ammesso il 75% dei posti. Rimane da capire se, con l’inflazione galoppante, i tifosi possono permettersi il biglietto d’ingresso.