Oggi parliamo di turismo nel Lido di Venezia. Maria Stella Donà intervista Antonio Vianello, Rappresentante degli albergatori del Lido aderenti all’AVA (Associazione Veneziana Albergatori).
Quante prenotazioni ci sono al Lido?
“Le prenotazioni stentano ad arrivare, abbiamo buone prospettive per il periodo di Luglio, Agosto e la Mostra del Cinema. Quest’anno speriamo anche di continuare per tutta ottobre”.
Venite da un anno terribile
“Come tutti veniamo da un anno terribile. L’anno scorso abbiamo aperto per Luglio ma dopo la Mostra del Cinema abbiamo avuto un crollo, non abbiamo aperto né per capodanno né per carnevale. Quest’anno molti di noi hanno provato ad aprire in concomitanza con La Biennale il 18 maggio”.
C’è stato qualche beneficio da questa apertura?
“Per ora le aperture significa andare in perdita ma si fanno questo sacrifici per sperare che per fine giugno le cose cambino. Quando le scuole chiuderanno la gente sia dall’Italia sia dall’estero si sposterà”.
Ora è più un turismo locale?
“Prima della pandemia il nostro turismo era per il 70% internazionale con Venezia attrattiva principale. L’anno scorso è tornato un turismo più balneare e ci ha fatto piacere.
I turisti erano italiani, austriaci, tedeschi o comunque da paesi che riuscivano a venire qui in macchina”.
Quindi il Lido ha cambiato il suo tipo di turismo con il COViD?
“Sì, essendo un’isola dà anche una sensazione di serenità. Un riscontro positivo, non dal punto di vista del fatturato, è stato quello della felicità dei turisti”.
I turisti hanno scoperto una zona nuova rispetto alla costa jesolana
“Lido di Venezia è una località balneare famosissima e molte persone non la cercavano perché convinti che le tariffe fossero molto elevate. Ma abbiamo avuto un certo ritorno lo scorso anno, perché pur mancando la clientela internazionale, che gli anni passati componeva la maggioranza degli ospiti, siamo comunque riusciti ad avere una copertura dell’80% con una clientela balneare”.
Un appello da parte del Lido ai veneti
“Noi abbiamo aperto le attività perché non vediamo l’ora di tornare a lavorare. Ci siamo resi conto che le prenotazioni stentano ad arrivare. La nostra preoccupazione però era quella di aprire durante la Biennale ed essere costretti a richiudere per la mancanza di prenotazioni. Ma devo dire ora qualche movimento in più c’è. Non è sufficiente per mantenere un’attività aperta con un risultato economico soddisfacente, però speriamo che nei giorni avvenire la situazione migliori”.
Il comune di Jesolo ha lanciato un portale per catturare l’attenzione. Voi come vi siete organizzati?
“Noi stiamo mettendo in moto un progetto che porterà risultati nei prossimi tre anni. Per ora noi ci proponiamo alla nostra clientela abituale. Abbiamo avuto un buon riscontro e continuiamo a fare così.”
“Non abbiamo grosse preoccupazioni per i mesi di luglio e agosto e siamo convinti che, se la situazione internazionale migliorerà, per i mesi di settembre e ottobre saremo favoriti dalla ripartenza dell’attività turistica di Venezia. A preoccupare è giugno. Quindi ai veneti direi di non aspettare agosto per venire in vacanza, ma di approfittare dei bassi flussi di giugno. Tutto è già pronto per accogliergli.”
Ci sono strutture a Lido che stanno rischiando il fallimento?
“Direi di no. Abbiamo ricevuto degli aiuti, non sono sufficienti a coprire tutto, ma ci salvano dal fallimento. Se questi non saranno più forniti allora potremmo incorrere in fallimenti. Molti di noi sono proprietari e non abbiamo dovuto pagare spese di affitto. Abbiamo potuto fermare i mutui e mettere i dipendenti in cassa integrazione”.
Che servizi offre il Lido di Venezia?
“Noi ci consideriamo parte di Venezia e la vicinanza alla città è la nostra offerte migliore. Abbiamo poi tantissime attività sportive, belle spiagge, aree verdi. Offriamo vacanze all’insegna della tranquillità e della cultura”.
Voi non desiderate che il Lido cambi volto?
“Qualcosa va cambiato ovviamente. Non siamo favorevoli a investimenti massificati. Appoggiamo invece la conversione di aree già esistente come il progetto riguardante la riqualifica dell’ex ospedale del Lido”.
Riuscite a trovare personale o siete in allarme come molti altri del turismo?
“Da noi questo problema, attualmente, non c’è. Tutto il personale è confermato, molti non vedono l’ora di ricominciare, molti altri ci contattano per lavorare e riceviamo, inoltre, molti curricula”.