Nel prossimo weekend torna l’ora legale: nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo le lancette verranno spostate in avanti di un’ora, dalle 2 alle 3. Ciò significa che dormiremo un’ora in meno.
Il cambio dell’ora
Tra poco più di una settimana dovremo spostare un’ora in avanti le lancette dell’orologio, dalle 2 alle 3, ed avremo giornate più lunghe. Poi, si cambierà di nuovo orario domenica 31 ottobre, con il ritorno dell’ora solare.
Dall’ora solare all’ora legale
Con il passaggio dall’ora solare all’ora legale, si dormirà un’ora in meno. Soprattutto durante il corso della giornata si avranno a disposizione più ore di luce, facendo buio di sera un’ora più tardi.
Ciò comporterà evidenti risparmi sia in termini di consumi che di energia, sfruttando un minore uso dell’illuminazione elettrica.
Solo in Italia, i benefici nell’ultimo anno dell’ora legale hanno determinato un risparmio pari a 400 milioni di kWh e un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro.
Lo scorso anno, i valori sono stati fortemente influenzati dalla complessiva riduzione dei consumi energetici dovuta alla chiusura delle attività per effetto dell’emergenza Covid-19.
Gli effetti collaterali
Il cambio d’ora è un vero e proprio jet lag. Esso è una sorta di cambio di fuso, che può portare gli stessi effetti collaterali.
Non bisogna preoccuparsi se domenica prossima, si avvertirà insonnia o stanchezza. Ciascuno ha il proprio orologio biologico, legato ai propri ritmi. E’ naturale avere delle difficoltà.
Non a caso è stata scelta la domenica per far scattare il cambio d’ora: in questo modo le persone possono adattarsi in maniera meno traumatica alla variazione, dormendo un po’ di più, ed evitare errori di nell’arrivare a scuola o al lavoro.
L’ultima volta?
Da tempo si sta ragionando a livello europeo sull’abolizione del passaggio dall’ora solare a quella legale.
Nel 2018 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che prevede l’abolizione dell’obbligo per i vari Paesi membri di passare da un’ora all’altra due volte all’anno, ma ha anche auspicato una decisione unitaria a livello europeo.
Una consultazione online aveva mostrato che l’85% degli intervistati è favorevole all’abolizione del cambio dell’ora semestrale. Però l’Italia ha già confermato il cambio dell’ora.