Perizia sulle barriere: massima attenzione al varco

Le prime indiscrezioni sulla perizia riguardante le barriere del cavalcavia Rizzardi e sul bus con cui si sono schiantati dopo un volo di 15 metri 36 persone e dentro cui hanno persone la vita 20 turisti e l'autista

Il varco di sicurezza tra le barriere ha catturato molta dell’attenzione dei periti in sopralluogo mercoledì 25 ottobre sul cavalcavia di Marghera, da dove è caduto il bus della società “La Linea”.

La perizia sulle barriere

Si tratta del punto in cui guardrail si interrompeva per qualche metro, dove si è infilato il bus prima di precipitare il 3 ottobre causando la morte di 21 persone. La navetta per il campeggio fino al momento in cui si è infilata nel varco è stata sostenuta dalla barriera e la prova sarebbero i 27 punti in cui il mezzo è entrato in contatto con il guardrail senza sfondarlo. Sono le prime impressioni.

La dinamica dell’incidente

Quando invece è finito il sostegno, il bus ormai quasi fermo ha percorso cinque metri sulla banchina sfondandola e infilzando un pezzo di guardrail che si sospetta abbia fatto da leva alzando il mezzo.

Si tratta di prime analisi tutte da verificare, anche se riportate dai giornalisti e su cui lavoreranno i periti di parte della Procura Veneziana. Ad aggiungere però un altro tassello importante alla ricostruzione della dinamica, potrebbe essere un’altra perizia di cui si attende l’incarico nei prossimi giorni, ossia quella sul funzionamento meccanico ed elettronico del mezzo e su una delle ruote di destra che ha una posizione innaturale.

Scatola nera

E’ stato trovato il tecnico che analizzerà la scatola nera e sarà incaricato domani venerdì 27 ottobre ed è l’ingegner Nicola Chemello.

Il nuovo perito dovrà estrarre il disco fisso dove ci sono le immagini catturate dalle tre telecamere interne, anche se nessuna delle tre inquadrava l’autista per questioni di privacy.

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