Pier Francesco Ghetti: “sono grato a tutti i miei allievi”
Paolo Dalla Vecchia: “Siamo proprio alla conclusione. Fatto un bilancio della tua vita, quale consiglio adesso daresti ad un giovane interessato a studiare scienze ambientali?
Ho incontrato tanti tuoi allievi e tutti mi hanno sempre parlato con grande entusiasmo, con grande ammirazione, con grande considerazione. Daresti il consiglio di applicarsi, di studiare come hai fatto tu, ad giovane appassionato ai temi dell’ambiente?”
Pier Francesco Ghetti: “Devo dire che questo è un tema cruciale perché non c’è dubbio che qui l’assunzione di questi problemi la dobbiamo affidare alle nuove generazioni. Sono loro che dovranno assumere il carico poi di trovare le risposte. Vorrei da parte loro, e io ovviamente sono grato a tutti i miei allievi, perché una delle grandi spinte al fare, all’interessarsi, viene proprio da loro.
Qualsiasi disciplina si lega all’ambiente
La fortuna di poter insegnare per 44 anni in università, è una fortuna unica. Lo dico quasi come forma di egoismo al di là dell’aspetto affettuoso e paterno, ringrazio gli studenti per aver partecipato alla creazione di queste scienze ambientali a Venezia. Le prime in Italia. Sono venuto per questo a lavorare qui, il tema poi è che secondo me qualunque tipo di disciplina si confronti dalla semiotica, al greco antico si può dare un appoggio. Perché questi problemi hanno sì l’esigenza di avere dei tecnici all’altezza però trasversalmente tutte le nostre esperienze di vita dalla storia, alla alla geografia, alla cultura classica, all’ingegneria, sono tutte legate all’ambiente.”
Questo è l’ultimo intervento del Rettore emerito dell’università Ca Foscari di Venezia, in una puntata che ha analizzato, secondo diversi punti di vista la questione ambientale. Da questioni del territorio, come il tema idrogeologico, al passato e la storia ambientale, fino al futuro, con occhio alle generazioni future.
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