Pino Musolino: il nuovo sistema portuale di Venezia

Pino Musolino racconta il nuovo sistema portuale e gli sviluppi su Piscina di Marghera e grandi navi nel porto di Venezia

Pino Musolino è il presidente dell’autorità di sistema portuale del Mar Adriatico; ricopre questo ruolo dall’8 marzo del 2017. Nello stesso giorno è stata infatti inaugurata anche l’entrata in vigore della Legge Delrio che costituisce le autorità di sistema portuale. Le sue responsabilità quindi non riguardano più solo il porto di Venezia, ma anche tutti gli altri porti del Veneto.

Nuovi posti di lavoro e innovazione tecnologica

Questa nuovo sistema comprende, spiega Musolino, oltre 16.000 posti di lavoro tra il porto industriale e commerciale e il settore crocieristico. Rappresenta una realtà economica e lavorale importantissima non solo per la città di Venezia ma per l’intera regione Veneto. Pino Musolino sta cercando di creare un’istituzione sempre più al servizio della comunità; alcuni dei maggiori problemi della città sono, secondo lui, l’emergenza occupazionale e la necessità di diversificazione del lavoro oltre l’ambito turistico. L’investimento sulla nuova realtà portuale potrebbe creare nuovi posti di lavoro.

I progetti in cantiere sono molti, soprattutto sulla dimensione immateriale e dell’innovazione tecnologica applicata al trasporto delle merci. Ciò permetterà di non rimanere tagliati fuori dal progresso. Si sta lavorando, afferma Musolino, anche per implementare una nuova viabilità ferroviaria che permetta di superare lo snodo urbano di Mestre. Questo permetterà anche di aumentare la capacità passeggeri. La questione è importante anche dal punto di vista ambientale; l’uso dei treni limiterebbe l’inquinamento e il traffico commerciale nelle strade.

La crisi iniziata del 2009 ha colpito sicuramente anche il porto di Venezia che però ha dimostrato grandi doti di resilienza e si è rialzato in fretta, ripensandosi; importante però è attrezzarsi per eventuali crisi future.

Le infrastrutture

Pino Musolino, in merito alla discussione sulla Tav, si dichiara poi favorevole alla costruzione di infrastrutture viste come elemento fondamentale per lo sviluppo economico. Alla domanda sulle opere che sono state bloccate spiega che non erano utili né sostenibili dal punto di vista finanziario e ambientale. In particolare la questione della Piscina di Marghera è vicina alla risoluzione. Si sta discutendo con il comune un accordo per fare un’opera efficace.

Per quanto riguarda il problema delle grandi navi a Venezia invece il ministro Toninelli ha ricevuto tutti i dati delle ricerche e le informazioni richieste e sta vagliando delle varianti progettuali. Si ipotizza di spostare le grandi navi a Marghera per eliminare il traffico lungo il Canale della Giudecca ed eventualmente usare il Canale Vittorio Emanuele. Questo permetterebbe di mantenere l’industria crocieristica a Venezia senza creare danni alla città.

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