Martedì 12 gennaio la Polizia locale ha arrestato un trentaseienne di Mestre per detenzione di una pistola con matricola abrasa.
L’operazione della polizia giudiziaria
Intorno alle 7 della mattina gli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria e sociale si sono presentati nell’abitazione dell’uomo, in zona via Miranese a Mestre. La perquisizione personale e locale decretata dalla Procura della Repubblica di Venezia e mirata al rinvenimento e al sequestro di apparecchiature telematiche ed informatiche. Oltre che di ogni altro elemento utile a far luce su un caso di danneggiamento e intimidazione avvenuto nel 2019.
Pistola clandestina
Gli agenti hanno trovato La pistola semiautomatica (modello Beretta calibro 9 corto) nell’abitazione insieme a 61 proiettili. L’arma, custodita in un comodino all’interno della camera da letto, era munita di caricatore monofilare e presentava i numeri di matricola abrasi. Ovvero, assumendo le caratteristiche giuridiche di arma clandestina.
Il Comando di Polizia locale sottolinea che per questa tipologia di reato l’articolo 23 della legge 110/75 prevede una pena da 2 a 8 anni di reclusione.
Oltre all’arma con matricola abrasa, la polizia ha trovato e sequestrato le riproduzioni in metallo di altre due pistole. L’uomo, con precedenti giudiziari e di polizia per i reati di danneggiamento, lesioni e minaccia, è stato dichiarato in stato di arresto e trasferito nel carcere di Verona.