Porto Caleri: un giardino maestro di vita sul delta del Po

Adiamo a scoprire un luogo davvero incantato che fa parte del Parco Regionale del Delta del Po, è il giardino botanico di Porto Caleri, paradiso della biodiversità

Con quella nebbiolina che sfuma i contorni e infittisce la sensazione di Mistero, il giardino botanico di Porto Caleri sul delta del Po è un luogo incantato libero e Selvaggio.

Il giardino botanico di Porto Caleri

Il Giardino, istituito nel 1991,  è una riserva naturale situata a Porto Caleri, Lembo estremo di Rosolina Mare. Il sito si estende su circa 44 ettari, e ha lo lo scopo di conservare un ambiente naturale e spontaneo. Esso contiene infatti una dozzina di ecosistemi con circa 220 specie di piante a documentare una straordinaria biodiversità.

Anche il visitatore più distratto non può non notare la vegetazione che cambia spostandosi in mano lungo un percorso che si snoda fra la pineta, le dune e  i piccoli Stagni per raggiungere infine la spiaggia e poi la laguna. Diversamente da un orto botanico tradizionale, in questa riserva gli interventi umani si limitano alla manutenzione e alla messa in sicurezza. Per questa ragione, ad esempio, il Sottobosco non viene mai toccato permettendo così la naturale decomposizione in humus necessario alle piante per alimentarsi.

Le dichiarazioni di Ermenegildo Ghezzo

Compatibilmente con l’emergenza covid-19, Il giardino di Porto Caleri dovrebbe riaprire al pubblico ad aprile Ermenegildo Ghezzo ex sindaco di Rosolina ha visto nascere questo giardino botanico ed è particolarmente orgoglioso del fatto che sia anche un giardino laudatosi riprendendo la famosa enciclica di Papa Francesco del 2015.

“Per celebrare l’enciclica del papa, che vuol difendere la natura degli uomini e del mondo, si è scelto per celebrarlo al quinto anno della sua promulgazione. Sette siti particolari e speciali ebbene, uno in Vaticano, uno in  Italia. E quindi questo nuovo assume anche un valore morale per chi ha un credere religioso e quindi qui, la natura, ha fatto qualcosa di speciale. E’ il modo migliore per ricordare la battaglia di San Francesco che poi è stata ripresa nell’enciclica di Papa Francesco. Ecco questa è la specialità che abbiamo noi qui”

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