Porto Marghera e la zona franca.La cosa si può fare.
Si riapre ancora una volta la questione su Porto Marghera: potrebbe diventare una zona franca? Simone Venturini, Assessore alle Infrastrutture del Comune di Venezia, ci assicura che la cosa potrebbe essere fattibile e che porto ed aeroporto sono considerati degli alleati da parte della cittadina metropolitana. Una collaborazione con il porto è quindi indispensabile per rilanciare Marghera. Inoltre, la zona franca sarebbe utile per attrarre nuovi investimenti e così facendo anche fette di mercato estere. Damaso Zanardo, Presidente della commissione Città Metropolitana, ci spiega che la zona franca potrebbe essere ampliata comprendendone una ancora più ampia, vale a dire quella dell’attuale ex Montefibre, in cui si potrebbero collocare nuove zone manifatturiere: così facendo, difatti, si creerebbe l’opportunità per una zona industriale infrastrutturata e collegata sia al porto che all’aeroporto. Pier Paolo Baretta, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ci conferma che la legge di stabilità ha previsto degli investimenti finanziari a riguardo e che Venezia, essendo l’unica città metropolitana del Nord-Est, è avvantaggiata perché potrebbe godere di tutti i fondi stanziati. Paolo Costa, Direttore dell’Autorità Portuale, conclude infine sperando che quest’aiuto trasformi e salvi Porto Marghera ancora più velocemente.