7 quintali di surgelati, 13 mila uova ed eccedenze agricole e tanto altro sono solo alcuni dei numeri gestiti dalla rete solidale messa in moto dalla provincia di Padova dalla diocesi e dalle Acli, a supporto delle persone in difficoltà durante l’emergenza coronavirus. Fabio Bui presidente della provincia di Padova ci ricorda l’importanza di non disperdere la solidarietà. È necessario coordinarsi per garantire questo servizio ed intercettare le nuove povertà.
Chi sono i nuovi poveri?
I nuovi poveri sono gli imprenditori che sono fermi da mesi. Nessuno deve rimaner indietro. La solidarietà della comunità di Padova è grande, si presta molta attenta ai bisogni delle altre persone. Si è scatenato un mondo di imprenditori e commercianti che hanno messo a disposizione quello che avevano. Un ruolo chiave ha avuto l’aiuto della diocesi di Padova è per penetrare nel territorio. Sono state già notane le prime avvisaglie dell’ impatto della situazione d’emergenza nelle famiglie ma per averne la certezza piena bisogna maturare attendere.
Appello a contribuire a tutte quelle attività che hanno prodotti invenduti e vogliono donarli alla collettività. Basta mandare una mail a retesolida@padova.acli.it e la donazione verrà prontamente gestita, si cercano anche nuovi volontari.