Sfregiata perchè ha reagito ad una rapina: arrestati

E' durata un mese la caccia a chi ha sfregiato e pestato a sangue una 19enne per portarle via la borsetta. I carabinieri hanno fermato due senza fissa dimora che in pieno centro a Mestre si muovevano come la zona fosse un loro feudo.

Sono stati arrestati e ora forse nei suoi incubi quei due carnefici le appariranno meno spaventosi. Ha appena 19 anni ed è stata sfregiata, segnata a vita durante un agguato avvenuto un mese fa a Mestre.

La ragazza sfregiata

Era il 13 novembre ed era appena uscita dal lavoro dove fa la cuoca in via Felisati a Mestre, alle 15. Loro due balordi sbandati, senza fissa dimora, che hanno gravitato fino a ieri tutti i giorni tra la mensa di Ca’ Letizia e i supermercati di via Carducci. I due cominciano ad insultarla, a cercare di attirare la sua attenzione. La ragazza accelera il passo, cerca di allontanarsi il più possibile e loro la raggiungono. Puntano alla borsetta, che lei si tiene stretta al petto e cerca di reagire e loro la scaraventano a terra, la riempiono di schiaffi e calci sulla schiena. Lei non molla e a quel punto uno dei due estrae un coltello, lo punta al viso della ragazza e fa scorrere la lama sulla guancia. La giovane vede il sangue colare e urla. A quel punto scappano.

I due malviventi

Chi sono: uno ha 40anni, Luca Donadini di origini padovane, l’altro è un cittadino cubano di 47 anni, Josè Luis Mirando Matos. I carabinieri sono risaliti a loro due attraverso la descrizione fornita dalla ragazza. Erano nomi noti alle forze dell’ordine perché cacciati da polizia, vigili o carabinieri dai loro bivacchi in strada. Donadini aveva anche cercato di rubare delle birre in un supermercato scontrandosi con la guardia giurata. Secondo i militari la coppia aveva cominciato a considerare la zona in cui hanno colpito come un loro feudo e sarebbero coinvolti in altri pestaggi. Ora sono in carcere.

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