Torna la squisita rubrica settimanale di Renzo Mazzaro. Questo venerdì il titolo del suo racconto è ”i 18enni votano al senato: cosa chiedono?”
Le parole di Renzo Mazzaro sui giovani, ambiente e sanità
“Domenica prossima gli under 25 andranno a votare per la prima volta per il senato. Finora bisognava avere compiuto 25 anni per votare per il senato, altrimenti si votava solo per la camera
.Nel Veneto questi nuovi elettori sono 350.000mila circa, l’8,2% della base elettorale di 3 milioni e mezzo.
Tra questi nuovi elettori c’è la più alta percentuale di indecisi, ma questo non vuol dire disimpegnati. Questi giovani avrebbero delle idee precise su cosa fare in Italia e lo dimostra per esempio una serie di interviste che ho letto sulla Nuova Venezia tra gli universitari di Ca’ Foscari. Loro mettono il primo punto con decisione il cambiamento climatico, cioè la necessità di intervenire sull’ambiente.
Al secondo posto c’è la sanità con le differenze insopportabili che presenta in Italia tra regione e regione con servizi di base che sono inaccessibili alle persone se non a pagamento, quindi chi non può permetterselo rimane escluso, perché la sanità è troppo orientata sul privato, con tutto che vengono pagate le tasse per mantenere il servizio pubblico.
Le parole di Renzo Mazzaro su scuola, università e lavoro
Solo poi al terzo posto vengono i problemi della scuola che sono i soliti. Mancano aule, gli studenti sono costretti a seguire le lezioni seduti per terra, ci sono troppo alti costi per le tasse universitarie, non parliamo degli affitti, una camera affittata a più studenti può costare anche 3-400€ al mese utenze escluse, che è tutto dire.. Per non parlare poi del l’inserimento nel posto di lavoro, ci sono studenti già del primo al secondo anno a Ca’ Foscari che prevedono di andare all’estero.
Collegati ai problemi dell’università che saranno la classe dirigente del nostro paese sono quelli degli istituti superiori. Uno studente che era già diciottenne e non voterà è Giuliano de Seta che è morto la settimana scorsa durante uno stage in un’azienda a Portogruaro. Ora morire durante uno stage è semplicemente inaccettabile. Collegati poi al posto di lavoro ci sono gli stipendi, gli imprenditori si lamentano tanto che non trovano manodopera, ma quanto pagano i lavoratori?
Il racconto di chi ha rifiutato la Ferrari
Qualche giorno fa sul giornale di Vicenza c’era il racconto di un meccanico già occupato 27 anni di Cologna Veneta chiamato dalla Ferrari. Era il sogno della sua vita, lui è andato al colloquio e ha dovuto dire di no, perché la Ferrari gli offriva 1700 euro lordi ma lui avrebbe dovuto pensare al vitto e l’alloggio e gli affitti erano insostenibili, alla trasferta, e a conti fatti non gli conveniva. Cioè si dimostra che la Ferrari è poco competitiva, non solo in pista, anche fuori, e stiamo parlando della Ferrari.”
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