“Reperti Riscoperti”, in onore della Guardia di Finanza

La mostra "Reperti Riscoperti" celebra i 250 anni della Guardia di Finanza, mostrando sequestri archeologici e l'evoluzione del corpo nella lotta alla criminalità organizzata

Al via la mostra “Reperti Riscoperti”, un’esposizione dedicata all’operato della Guardia di Finanza in onore dei 250 anni dalla fondazione del corpo di Polizia.

Una celebrazione dei 250 anni della Guardia di Finanza attraverso la mostra “Reperti Riscoperti”

Le parole del Tenente Colonnello, Sebastiano Rizzo: “Quest’anno ricorrono i 250 anni dalla fondazione della Guardia di Finanza, fondata nel 1774 nel Regno di Sardegna. È una storia lunghissima. pluricentenaria. Abbiamo attraversato sostanzialmente 4 secoli, dal 700 ad oggi.”

“Nell’ambito dei festeggiamenti dei 250 anni dalla fondazione della Guardia di Finanza, che peraltro testimonia essere il corpo di Polizia più anziano della Repubblica, è stato organizzata una bellissima mostra presso il Museo di Adria, nominata “Reperti Riscoperti”. All’interno di questa mostra sono esposti circa 35 anni di sequestri di materiale archeologico sul territorio. È una bellissima mostra. Si tratta di circa 600 reperti e di cui una parte solamente ha trovato posto nella mostra che è stato organizzata.”

Dalla tradizione alla modernità nella lotta alla criminalità organizzata

“È un evento particolare perché in realtà lì si racchiude gran parte della storia Guardia di Finanza, non solamente la finanza tradizionale quella degli anni ’70, ’80, ’90. Qui si è affiancata nel tempo una Guardia di Finanza moderna e tecnologica. Infatti, nella sala che ospita la mostra, alla chiusura del percorso, vi è uno schermo interattivo, all’interno del quale è possibile tracciare un percorso di tutte le attività della Guardia di Finanza fino ai giorni nostri.”

“Oggi la Guardia di Finanza è un corpo di Polizia moderno che affronta sotto tanti ambiti tutto il settore della criminalità organizzata ma che comunque, per quanto si possa evolvere, anche in media tecnologica, arriverà in ogni caso a dover manifestare i propri investimenti e i propri proventi delittuosi ed è lì che la Guardia di Finanza è sempre presente.”

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