Giovanni Giusto è al centro di un’indagine della procura dopo che una lettera lo ha accusato di falso in atto pubblico. Ma il Sindaco Brugnaro respinge al mittente le accuse
Il Sindaco di Venezia respinge al mittente gli attacchi a Giovanni Giusto, Consigliere Comunale delegato per le tradizioni la voga alla veneta. Giusto è al centro di una indagine della procura dopo che una lettera anonima lo ha accusato di falso in atto pubblico. L’accusa è che avrebbe ricoperto fino a pochi mesi fa il ruolo di coordinamento delle Remiere in contemporanea con quello di Consigliere Comunale e capogruppo della Lega in consiglio.
Ma questo non gli ha impedito di riscuotere la fiducia di Luigi Brugnaro. Non ci sarà alcun ribaltone, ha detto, e in un comunicato alla Stampa ha aggiunto che Giusto sta compiendo un importante lavoro di sostegno e rilancio delle tradizioni della città coinvolgendo le giovani generazioni. Purtroppo c’è chi usa la macchina del fango contro le persone, non avendo altri argomenti sui quali confrontarsi, né proposte concrete, pratiche e applicabili, a favore dei cittadini.
Secondo l’accusatore anonimo, Giusto avrebbe dichiarato di non ricoprire cariche pubbliche o private nel modello fornito dal Comune nel momento in cui è stato nominato Consigliere Delegato. Sull’incompatibilità delle cariche sono state inoltre presentate interpellanze del M5S e dei due Consiglieri Ottavio Serena e Scarpa, che puntavano il dito su quanto ricevuto come presidente delle Remiere, ossia sulle commesse ricevute da vela e sugli spazi delle imbarcazioni fornite dalla città metropolitana.
Il Consigliere Giusto non ha rilasciato dichiarazioni e riguardo la lettera anonima che era stata discussa anche in giunta il capogruppo della Lega ha parlato di invidia. “Contano i fatti e quello che facciamo per le Remiere”, ha detto.