Rincari del gas: chiudono le prime vetrerie

Il rincaro di gas sta facendo chiudere le prime vetrerie, ma dal governo arriva un'apertura: si punta a valutare nuove iniziative

Arriva in Commissione alla Camera il caso delle vetrerie di Murano che rischiano di chiudere definitivamente per i rincari del gas dopo un anno di pandemia che le ha stremate. Il governo sta valutando aiuti a su misura

Non c’è pace per le vetrerie di Murano. I rincari del gas stanno facendo chiudere le prime aziende, ma dal governo arriva un’apertura.

Vetrerie in crisi: i rincari del gas

C’è chi la definisce una crisi peggiore rispetto a quella della pandemia. Per un anno le vetrerie non hanno lavorato per la chiusura dei mercati e per la desertificazione dell’isola, ma c’erano gli ammortizzatori sociali. Ora, le vetrerie funzionano ma rischiano di produrre prezzi fuori mercato e, dunque, i forni potrebbero essere spenti di nuovo e definitivamente.

Il gas è fondamentale e deve alimentare i forni 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno. Si stanno parlando di rincari che sfioreranno il 500%.

Da 20 centesimo il gas costerà 1 euro al metro cubo. La Confartigianato di Venezia stima che le 60 aziende dell’isola dovranno spendere 10 milioni di euro in gas, ossia 7,5 milioni in più. Il rincaro peserà su 650 addetti e su tutta la rete distributiva.

L’appello dei parlamentari al governo

I parlamentari veneziani, Giorgia Andreuzzo, della Lega, Raffaela Baratto, di Forza Italia, Nicola Pellicani, del PD, Sara Moretto, di Italia dei Valori, si stanno muovendo per far squadra, chiedendo che sia il governo a farsi carico dell’aumento extra per salvare un patrimonio artistico stimato nel mondo.

La sottosegretaria alla Transizione ecologica, Ilaria Fontana, ha annunciato in queste ore l’impegno del governo a valutare nuove iniziative.

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