Sicurezza e gestione passeggeri a punta Sabbioni
BOSCOLO (UGL AUTOFERROTRANVIERI VENEZIA): «Poca prudenza dagli utenti, difficile lavorare in mancanza di educazione e rispetto»
Con riferimento a quelle che sulla stampa sono state inquadrate come “problematiche di sicurezza nella gestione dei viaggiatori al terminal acqueo di Cavallino-Treporti”, interviene il segretario UGL (Unione Generale del Lavoro) Autoferrotranvieri Venezia, Lorenzo Boscolo.
«Il problema della “ressa” all’imbarco non è certo nuovo, innanzitutto perché dovuto al poco senso civico degli utenti. Il pontoniere c’è, o quantomeno è previsto, così come sono indicate le suddivisioni per le varie linee a terra. Tuttavia nessuno rimane a terra ad aspettare, tutti hanno paura di non riuscire a salire o di non trovare i posti a sedere, in quanto a quell’ora partono a distanza di minuti le linee 15, 22 e 14. I passeggeri difettano di prudenza, non dovrebbero entrare dall’uscita e dovrebbero aspettare nella propria area di competenza l’arrivo del mezzo. D’altra parte la sosta in pontile è pericolosa tenuto che i mezzi (piccole motonavi a tutti gli effetti), in fase di approdo possono avere difficoltà per la scarsa visibilità, per vento corrente o avarie che, peraltro, sono più probabili nei momenti in cui timone e motori sono sotto sforzo».
Una evidente questione, dunque, di educazione civica e rispetto alla base delle criticità.
«Come succede con gli autobus – prosegue Boscolo – nessuno è più disposto ad aspettare il proprio turno, tutti si sentono in diritto di sopravanzare gli altri passeggeri. Il personale ACTV può anche per quanto possibile disciplinare il traffico, ma mancando il rispetto reciproco tra gli stessi passeggeri ogni richiamo o semplice indicazione diventa un motivo sufficiente per avere come risposta nella maggior parte dei casi una serie d’insulti».