Sotto inchiesta il noto hotel Ca’ Sagredo di Venezia

L’hotel Ca’Sagredo, che ha ospitato le famose mani di Lorenzo Quinn, è sotto inchiesta con diverse accuse. La Guardia di Finanza di Monza ha fatto scattare 21 arresti ieri mattina

L’hotel che ha ospitato l’opera “support” di Lorenzo Quinn è al centro di un ‘inchiesta della Guardia di Finanza di Monza. Nel frattempo continua a funzionare normalmente. Un’altra indagine della finanza scuote il mondo degli operatori turistici a Venezia. L’inchiesta che coinvolge Ca’Sagredo si basa sulla questione delle tangenti pubbliche. Stamane sono scattati 21 arresti per ordine della procura brianzola.

Si è creata un’associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e fallimentari, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e corruzione. Oltre alla provincia di Monza e Brianza sono state coinvolte nel blitz le province di Milano, Lecco, Bologna, Asti e Reggio Calabria. La “mente” del sistema, secondo gli inquirenti, sarebbe stato il geometra Giuseppe Malaspina, ex proprietario di Ca’ Sagredo. Oggi si trova in carcere.

I militari avrebbero ricostruito una serie di operazioni societarie fraudolente di natura distrattiva concepite per preservare dalle pretese dei creditori il patrimonio della società che controllava proprio Ca’ Sagredo. Stamane la agenzie hanno annunciato il sequestro dell’hotel. Un valore che ammonta a 75 milioni di euro. Ma la direttrice dell’albergo, Lorenza Lain, si è dichiarata allibita. “La gestione di Ca’ Sagredo fa capo a me – spiega – il vecchio proprietario, il geometra Giuseppe Malaspina, non lo è più da anni. Nessuno ci ha notificato nulla”.

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