E’ Jesolo a soffrire maggiormente di una rete viabile insufficiente, tarata sui numeri di decenni fa. Ma le difficoltà a raggiungere agevolmente le spiagge iniziano a preoccupare anche il comune di Eraclea, dove c’è in cantiere la costruzione di un campeggio da 12.000 posti.
Spiagge e code
Nadia Zanchin, sindaco di Eraclea: “Oggi no. Però la cosa ci preoccupa per il futuro, perché abbiamo un grosso progetto che, a quanto sembra, è in fase di avvio ad Eraclea Mare e avremo veramente dei seri problemi di traffico. Quindi, è una cosa che interessa particolarmente anche Eraclea e le modalità per fare arrivare questi turisti”.
A Cavallino Treporti il problema è soprattutto il deflusso
Roberta Nesto, sindaco di Cavallino-Treporti e presidente della Conferenza Sindaci del litorale veneto: “Cavallino-Treporti è ovviamente molto preoccupato. In generale, io sono preoccupata per i miei residenti che hanno necessità di muoversi in certi momenti, e anche per i nostro ospiti.
L’accesso alla località di solito non crea grossi problemi, al contrario invece il deflusso. Abbiamo cercato di organizzare il nostro turismo in modo che ci siano prenotazione, accessi e deflussi organizzati, la permanenza media allungata per consentire che non vi siano dei giorni di ingorgo particolare.
Ovviamente però ci sono sempre dei picchi, ai quali, con la struttura attuale, non vi è rimedio. Quindi cerchiamo di lavorare e di coordinarci per gestire i flussi turistici, però abbiamo bisogno anche di infrastrutture”.
I progetti per far fronte alle code
Durante la conferenza dei sindaci del litorale veneto, tenuta in questi giorni, si è parlato dell’autostrada del mare e dell’annuncio di Luca Zaia secondo cui sarà realizzata a costo zero per il pubblico con l’esenzione dal pedaggio per i residenti nei comuni attraversati. La gara per la sua costruzione sarà aggiudicata tra pochi giorni.
Certo, nessuno si illude di eliminare il problema delle code. Ogni anno arrivano 32 milioni di persone concentrate in tre mesi, ma il traffico sarà sicuramente alleggerito.
Roberta Nesto: “Ovviamente devono esserci le risorse per dare finalmente soluzione al tema infrastrutture, che riguarda tutta la costa veneta da Bibione, San Michele, Caorle, il nodo Jesolo-Cavallino-Eraclea, e poi tutto il sud, con Chioggia, Rosolina, Porto Vio e Porto Tolle. Abbiamo tutti la necessità. per poter essere competitivi abbiamo bisogno di mobilità.”
La mancanza di personale
Se le code sembrano comunque non influire sugli arrivi, la mancanza di personale sulle spiagge qualche effetto lo sta producendo. Ci sono, infatti, ristoranti e alberghi che sono stati costretti a ridurre i servizi o i coperti. I sindaci si stanno organizzando con iniziative per reclutare il personale alternative a quelle tradizionali.
Nadia Zanchin: “Siamo in carenza di personale anche sul nostro litorale. Tanti alberghi hanno aperto dopo proprio perché si faceva fatica a trovare il personale stagionale. Adesso la situazione sembra un po’ in miglioramento, ma non è sicuramente una questione risolta. I vecchi strumenti oggi non bastano più. La classica agenzia interinale oggi purtroppo non è più sufficiente, quindi dobbiamo trovare delle risposte alternative”.
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