Taser verrà utilizzato dalla Polizia di Stato e Carabinieri di Venezia

Dopo anni di sperimentazione, in Italia le Forze dell’Ordine hanno uno strumento in più: la pistola ad impulsi elettrici

Dal 21 marzo 2022, presso la Questura di Venezia ed altre 5 sedi e il Comando Provinciale dei Carabinieri di Venezia e la Compagnia Carabinieri di Mestre, nell’ambito di una programmazione che in questa prima fase coinvolge alcune Questure e Comandi Provinciale dei Carabinieri, gli operatori deputati ai servizi di prevenzione generale e pronto intervento della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, potranno usare il Taser, l’Arma ad Impulsi Elettrici (AIE), che diventa a tutti gli effetti dotazione di ben individuati reparti.

L’utilizzo

Nei prossimi mesi è prevista una progressiva operatività dell’arma anche nelle altre sedi distaccate della Provincia.

Potrà essere utilizzata tutte le volte che sia necessario respingere una violenza o vincere una resistenza attiva nei confronti di rappresentanti della Sicurezza Pubblica.

Il personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri è stato abilitato al suo impiego attraverso un corso di alta formazione specifico. In questo, si è spiegato l’uso corretto dell’arma e nel quale sono stati approfonditi i presupposti giuridici, le norme di sicurezza, gli aspetti sanitari e le modalità tecnico operative d’impiego.

Che cos’è il taser

Il Taser è un’arma che fa uso dell’elettricità per impedire il movimento del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. Quando azionato, spara due elettrodi posti su dei piccoli dardi che percorrono traiettorie non parallele tra loro. Questi dardi sono collegati tramite dei fili elettrici al resto del dispositivo.

Questo, una volta colpito il bersaglio, produce attraverso di essi una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente, rilasciando brevissimi impulsi che immobilizzano il soggetto. Entrambi i dardi colpiscono il bersaglio non necessariamente attraversando i vestiti.

Il suo impiego è disciplinato da un protocollo operativo stringente e potrà essere utilizzata solo in casi ben specifici e dopo l’attivazione di step dissuasivi. Prima di esplodere i colpi gli operatori di polizia segnalano all’aggressore che stanno per impiegare l’arma.

Con avvisi verbali ed attivando un arco voltaico all’interno della pistola, visibile e udibile in maniera molto netta. Facendo in modo che chi è di fronte sappia che c’è un’arma ad impulsi elettrici pronta a sparare. Questo ha un importante effetto di dissuasione che nella fase di sperimentazione ha dato ottimi risultati.

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