I due mondi del trasporto pubblico di linea e non di linea stanno soffrendo, il comparto non è ripartito assieme agli altri settori dell’economia. Complice la diminuzione dei turisti e l’impennata dell’utilizzo del digitale per gli incontri di lavoro. E i tassisti domani, 24 novembre, sfileranno in corteo a Roma contro il Ministero dei Trasporti. Il quale non ha più dato risposte sul fronte degli aiuti chiesti.
I tassisti, durante il Covid, offrendo un servizio pubblico, hanno sempre lavorato. O meglio, si sono messi a disposizione, ma sono rimasti fermi con le loro auto nelle stazioni vuote.
La protesta dei tassisti
Così facendo non hanno percepito sussidi perché, ufficialmente, non si sono mai fermati. Inoltre le sigle sindacali Fita Cna, Ascom taxi, Uil trasporti, Unica CGL e Unitaxi sono contro il DDL Concorrenza perché temono sia un pretesto per dare la gestione del servizio alle multinazionali che operano facendo da intermediarie tra i clienti e gli autisti. Trasformando i tassisti da liberi professionisti in dipendenti.
Contro il ministero che doveva dare risposte sulle risorse per le ore moto e i chilometri non retribuiti perché è mancato il turismo sulla specificità veneziana.
Anche l’organizzazione sindacale Filt CGL, UGL AFT, USB e SGB 10TV sono sul piede di guerra e per questo è previsto un altro sciopero il 13 di dicembre per i trasporti veneziani locali. Sono previsti disagi dalle 8:00 alle 22:00. Garantiti i servizi a tutela dell’utenza debole.