Teodoro Russo: il nuovo Ausonia Hungaria

Il nuovo progetto per far rinascere il Lido di Venezia.

Nella puntata di oggi parleremo di alberghi e lo faremo con il visionario imprenditore romano Teodoro Russo, proprietario dell’hotel 5 stelle lusso ‘Ausonia Hungaria’.
Con il suo nuovo restyling è destinato a fare ancora più epoca al Lido di Venezia con la sua bellissima facciata liberty, ma soprattutto costituisce il primo vero investimento nell’isola.

Da imprenditore edile ad albergatore

Per iniziare spiega come il passo da imprenditore edile ad albergatore, attività che svolge da 18 anni sia breve, in quanto anche un imprenditore trasferisce ed investe i proventi. “Essere oggi albergatore – dice poi Teodoro Russo – è una diminutio rispetto a quello che invece l’azienda turistico-ricettiva alberghiera dovrebbe offrire al proprio ospite.”.

L’idea di investire in questo albergo è nata grazie al fatto che il suo ufficio si trova a ridosso dell’hotel e quando vide che nel 2005 l’attività voleva vendere si interessò della struttura e mosse i primi passi per capire cosa poterne fare, ma al tempo gli risulto impossibile. Poi un giorno guardando la stupenda, ma decadente facciata dell’hotel decise che doveva intervenire per salvarla e così cominciò il suo percorso.

Il nuovo Ausonia Hungaria

All’interno dell’hotel sono presenti 60 camere. La facciata è stata pensata dall’artista inglese Joe Tilson che è stato coinvolto in questa visione, per enfatizzarne la bellezza passando dalle precedenti maioliche policrome al prestigioso vetro di Murano.

Russo è proprietario di altri hotel nel territorio veneziano, tra cui il Russo Palace Hotel, posizionato di fronte alla laguna, che è stato radicalmente restaurato negli anni 2000, che è una perla del Lido, sia per la posizione che per i servizi che offre.

Il futuro del Lido

L’imprenditore dichiara poi che prevede un futuro roseo per la zona del Lido e che l’area merita di essere rivista e rivitalizzata, con l’obiettivo di offrire servizi di qualità puntando su accoglienza e cortesia, per una clientela di nicchia.

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