Il terzo mandato in Campania
Il governo italiano si prepara a impugnare la legge regionale della Campania che permette al presidente Vincenzo De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato, scatenando un intenso braccio di ferro politico non solo tra centrodestra e centrosinistra, ma anche all’interno della stessa maggioranza.
La decisione, attesa entro il 10 gennaio, non riguarda solo De Luca ma ha un impatto diretto anche sul Veneto, dove la Lega punta a un quarto mandato (ufficialmente il terzo) per Luca Zaia.
La difesa di Zaia
La premier Giorgia Meloni, decisa a rispettare il limite dei due mandati consecutivi sancito a livello nazionale, vede nell’impugnazione della legge campana un punto fermo per garantire il ricambio politico e consolidare la posizione di Fratelli d’Italia nelle Regioni del Nord. La sua strategia punta a contendere alla Lega il Veneto, dove il suo partito ha ottenuto risultati record alle ultime elezioni europee, superando di gran lunga la Lega di Salvini.
Dall’altro lato, la Lega non intende cedere il controllo della sua storica roccaforte. Zaia, forte del consenso popolare, si oppone fermamente al blocco del terzo mandato e difende il diritto dei cittadini di scegliere il proprio governatore senza vincoli.
“Cambiare solo per cambiare non assicura il consenso,” ha dichiarato il presidente veneto, sollevando dubbi sulla legittimità del limite dei due mandati.
Divisioni sul terzo mandato
La tensione è palpabile anche tra i ministri del governo. Da un lato, Fratelli d’Italia e Forza Italia restano compatti nel rifiuto del terzo mandato. Dall’altro, la Lega valuta tutte le opzioni, compresa la possibilità di correre da sola alle prossime elezioni regionali in Veneto.
“Siamo pronti a batterci per il nostro territorio,” ha dichiarato Alberto Villanova, capogruppo leghista in Regione.
Le implicazioni politiche
Sul tavolo c’è anche la proposta di posticipare le elezioni venete al 2026 per consentire a Zaia di gestire le Olimpiadi di Cortina, ma Meloni si oppone fermamente, temendo ripercussioni politiche nelle Regioni a guida centrosinistra. Intanto, il centrosinistra veneto osserva da lontano, lasciando che il centrodestra si logori nelle sue divisioni.
Con il termine ultimo che si avvicina, la battaglia per il terzo mandato si annuncia come uno dei nodi politici più rilevanti per il futuro assetto del governo regionale veneto e la leadership nazionale.
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