Gli investigatori cercano il movente della tragedia di Trebaseleghe. La molla che ha fatto scattare la furia di un papà al punto di portarlo ai letti dei figli Pietro e Francesca di 13 e 15 anni addormentati per cercare di sorprenderli nel sonno e non essendoci riuscito di fronte alla loro fuga li ha inseguiti. Una volta raggiunti ha squarciato loro la giugulare , poi accecato dall’ira ha inveito sui corpi accoltellandoli più volte.
La tragedia a Trebaseleghe
Alessandro Pontin, 49 anni, ha ucciso i suoi due figli e poi si è ucciso trafiggendosi il collo con la stessa arma. Questa è la prima ricostruzione di quanto avvenuto sabato pomeriggio a sant’Ambrogio di Trebaseleghe, secondo i rilievi del Ris dei carabinieri. Ma non basta per rivelare cosa ha spinto ad una tale atrocità un padre.
I possibili motivi di questa atrocità
La rabbia potrebbe essere legata alla battaglia per gli alimenti che l’ex moglie Roberta Calzarotto, di 47 anni, aveva avviato contro di lui. Una controversia che doveva averlo molto provato dato che per un lungo periodo era rimasto disoccupato, poi aveva ricominciato a guadagnare come parchettista e infine aveva trovato una compagna specializzata in discipline olistiche e orientali.
L’uomo non ha sorretto il peso delle sue fragilità
Aveva lavorato in una cooperativa a San Giorgio delle Pertiche. Di lui dicono che avesse delle fragilità ed è sul quel mal di vivere che forse si annida la causa che ha ucciso tre vite e distrutto una quarta quella della madre.