Trevignano, torna dal Congo e muore per malaria

Andrea Poloni, 55 anni, è morto a Trevignano dopo un viaggio in Congo, dove avrebbe contratto la malaria, evidenziando i rischi delle malattie tropicali importate

Rientra dal Congo e muore per malaria: il caso di Andrea Poloni a Trevignano.

Malaria fatale a Trevignano

Un grave caso di malaria si è verificato a Trevignano, in provincia di Treviso, dove Andrea Poloni, 55 anni, è deceduto poco dopo essere tornato da un viaggio in Congo. La conferma ufficiale arriva dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (Inmi) Spallanzani di Roma, che ha analizzato i campioni di sangue della vittima.

I test hanno rilevato la presenza di Plasmodium falciparum, il parassita responsabile delle forme più gravi di malaria, escludendo però altri agenti patogeni o infezioni virali concomitanti.

Il Ministero monitora la situazione

Il Ministero della Salute, in collaborazione con un gruppo di coordinamento, sta monitorando attentamente la situazione, soprattutto in relazione ai viaggiatori di ritorno dal Congo. Un unico contatto noto della vittima è stato posto in isolamento fiduciario domiciliare come misura precauzionale. Le autorità sanitarie hanno inoltre intensificato i controlli per individuare eventuali nuovi casi di malaria importata.

Secondo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il Congo ha lanciato un’allerta lo scorso 29 novembre a causa di un aumento dei decessi legati a una malattia non diagnosticata nella zona di Panzi. Finora sono stati registrati 406 casi con sintomi quali febbre e dolori, e 31 decessi.

L’epidemia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è al momento circoscritta e presenta un rischio moderato. Tuttavia, la malnutrizione diffusa e la mancanza di adeguati strumenti diagnostici sul territorio stanno ritardando l’identificazione delle cause.

Emergenze sanitarie globali

La vicenda di Andrea Poloni sottolinea l’importanza di misure di prevenzione e diagnosi precoce per le malattie tropicali in coloro che rientrano da aree a rischio. L’episodio, pur isolato, evidenzia la necessità di investire ulteriormente nelle capacità di risposta sanitaria per affrontare eventuali emergenze di natura infettiva.

La comunità di Trevignano si stringe intorno alla famiglia della vittima, mentre le autorità italiane proseguono le attività di sorveglianza per garantire la sicurezza sanitaria.

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