Il ritrovamento
È stato ritrovato questa mattina, verso le 6:30, il corpo di Gianfranco Zamuner, il settantottenne scomparso nelle acque del Piave lo scorso 9 ottobre. Il drammatico incidente è avvenuto mentre Zamuner stava partecipando alle operazioni di sganciamento del Ponte di Barche, che collega Fossalta a Noventa di Piave, in vista della piena del fiume causata dal maltempo.
L’uomo, un esperto manovratore, era intento a raggiungere la riva quando improvvisamente ha iniziato a chiedere aiuto, visibilmente in difficoltà. Poco dopo, è stato visto mentre veniva trascinato dalla corrente impetuosa del Piave.
Le ricerche del corpo sono state immediatamente avviate dai vigili del fuoco, con il supporto del reparto Sommozzatori. Le operazioni di ricerca hanno coinvolto anche imbarcazioni equipaggiate con ecoscandaglio, droni e un elicottero, ma per giorni non si erano ottenute tracce dell’uomo.
Zamuner, un uomo simbolo
Il tragico epilogo è arrivato questa mattina, quando un pescatore ha notato il corpo di Zamuner a pochi metri dalla riva, mentre affiorava all’altezza del Porticciolo di via Oriente a Cortellazzo, poco prima della foce del Piave.
Zamuner apparteneva a una famiglia storicamente legata al Ponte di Barche, costruito dai suoi avi nel 1951 e ancora oggi gestito dalla stessa famiglia. La sua tragica scomparsa ha scosso profondamente la comunità locale, che conosceva e apprezzava il suo impegno e la sua dedizione al lavoro.
Le autorità stanno ora completando gli accertamenti del caso, ma le dinamiche della tragedia sembrano ormai chiare: le forti correnti del fiume, in piena a causa del maltempo, non hanno dato scampo all’uomo.
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