Truffa Bonus Facciate: sequestri per 5 milioni di euro

Bonus facciate: si allunga l'ombra della mafia sull'ultima truffa denunciata dalla Procura di Verona che ha ordinato 10 arresti e il sequestro di bar ristoranti e hotel lungo il lago di Garda per 5 milioni di euro

Lievitano i sequestri per truffa legate al Bonus Facciate. Oggi sono stati congelati 5 milioni di euro in hotel, bar, pasticcerie e ristoranti nell’ambito di un’inchiesta che, secondo la Procura di Verona, ha fruttato 17 milioni di euro per interventi mai eseguiti riguardanti il Bonus Facciate ad un gruppo malavitoso.

La truffa bonus facciate smantellata dalla Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Verona e Agrigento e i Carabinieri di Verona hanno arrestato 10 persone, tre condotte in carcere. Le accuse sono di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio e auto-riciclaggio.

Secondo gli investigatori, il gruppo operava soprattutto in Italia e aveva la base nel Comune di Peschiera del Garda e nell’area bresciana del Lago di Garda. Era costituito da persone di origine siciliana, calabrese, campana e albanese e si appoggiavano ad un commercialista di Treviso. Dopo aver monetizzato attraverso la cessione a Poste Italiane di circa 5 milioni di credito d’imposta, hanno reinvestito acquistando locali turistici lungo il lago.

Le indagini, frutto di una convergenza investigativa, hanno avuto un parallelo avvio tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 nella provincia Agrigento ad opera di finanzieri del nucleo economico-finanziario del capoluogo siciliano che avevano intercettato alcune conversazioni telefoniche di contenuto criptico. Da queste però emergevano operazioni aventi ad oggetto transazioni finanziarie collegate alla cessione di crediti fiscali provenienti da bonus edilizi.

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