Veneto, pronto soccorso: oltre il 70% di codici impropri

Nel 2024, i pronto soccorso veneti hanno registrato oltre il 70% di accessi impropri, evidenziando la necessità di soluzioni per ridurre i codici bianchi e verdi

Il pronto soccorso veneto registra un dato allarmante: oltre il 70% degli accessi sono codici bianchi e verdi, considerati impropri. Un problema che la Regione punta a risolvere con nuove strutture territoriali e strategie innovative.

Dati contrastanti

Il 2024 sarà ricordato come un anno di traguardi straordinari per la sanità veneta. I numeri parlano chiaro: rispetto al 2023, tutte le principali prestazioni sanitarie hanno registrato un incremento significativo, dimostrando una crescita senza precedenti e una capacità gestionale fuori dal comune.

I dettagli di questo scenario positivo sono stati illustrati oggi a Palazzo Balbi dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, e dal Direttore Generale Regionale della Sanità, Massimo Annicchiarico.

“A risorse invariate, cresce la produttività,” ha sottolineato Zaia, evidenziando come il sistema sanitario regionale sia riuscito a migliorare le proprie performance nonostante le sfide di una persistente carenza di personale medico. “Nel 2024 abbiamo bandito 746 posti, ma siamo riusciti ad assumere solo 184 medici. Nonostante ciò, il nostro sistema ha retto e migliorato, grazie alla professionalità e alla dedizione dei circa 64 mila lavoratori del settore.”

Numeri record

Il rapporto presentato oggi evidenzia un incremento del 13% nella richiesta complessiva di prestazioni in un biennio, con un totale di 14.569.583 nel 2024. Crescita rilevante anche per il Suem 118, che ha registrato 495.000 missioni, segnando un aumento del 13% rispetto al 2023. Le altre aree in evidenza includono:

Se si amplia l’analisi al periodo 2022-2024, i numeri sono ancora più significativi: +7% per gli interventi chirurgici, +4% per i ricoveri e un impressionante +22% per le missioni del Suem 118.

L’emergenza in pronto soccorso

Zaia ha sottolineato anche i progressi nella riduzione delle liste d’attesa, un tema caldo negli anni della pandemia. “Rispetto al picco di 500 mila prestazioni in attesa durante il Covid, oggi abbiamo azzerato le urgenze e le prestazioni con tempi di attesa di 10 giorni. Anche nella fascia differibile, siamo passati da 82 mila a circa 10 mila casi.”

Nonostante i successi, permangono alcune criticità. Tra queste, il grande numero di accessi “impropri” ai pronto soccorso, con oltre il 70% rappresentato da codici bianchi e verdi. Su questo fronte, l’Assessore Lanzarin ha annunciato l’apertura delle 99 Case di Comunità finanziate con fondi PNRR, che offriranno un’alternativa valida per molti pazienti.

Zaia non ha mancato di ribadire come il Veneto rappresenti un’eccellenza a livello globale, soprattutto in termini di diagnostica avanzata. “Pochi sistemi al mondo possono vantare un’offerta qualitativa e tecnologica come la nostra,” ha dichiarato il Governatore, aggiungendo che la crescente attrattività del sistema sanitario regionale è un ulteriore elemento di orgoglio.

GUARDA ANCHE: Speedline: nuovi accordi per la cassa integrazione

Exit mobile version