Inchiesta Ca’ Farsetti: Brugnaro nel mirino della procura
I partiti di maggioranza alleati dello schieramento Coraggio Italia non rilasciano dichiarazioni, ma sono disorientati. La tensione sta crescendo via via che emerge l’impianto accusatorio della procura di Venezia contro il sindaco Luigi Brugnaro e alcuni dirigenti del Comune e delle partecipate.
Per questo motivo l’assessore al bilancio e alle partecipate Michele Zuin, che è anche vicesegretario regionale di Forza Italia, ha annunciato un’istruttoria sulle partecipate. Tra gli indagati ci sono figure con ruoli apicali nelle aziende di IVE, ACTV e Casinò.
Le reazioni dei partiti
Forza Italia, inoltre, ha chiesto al sindaco un passaggio in consiglio sulla questione politica che si è aperta prima del 9 settembre, come invece aveva annunciato Luigi Brugnaro, intenzionato a prendersi del tempo per dire la sua. Si sta attendendo inoltre la risposta alla richiesta di convocazione straordinaria del consiglio comunale presentata dal PD entro 20 giorni.
La macchina amministrativa, intanto, non sta procedendo spedita al punto che sono state revocate le tre commissioni consiliari in programma in questi giorni. In queste era previsto un confronto con le municipalità per il piano di mobilità sostenibile di cui si stava occupando l’ex assessore Renato Boraso, ora in carcere.
Zaia, Donazzan e il futuro della città
Non solo la vita amministrativa, ma anche gli equilibri politici sembrano essere cambiati in questo clima. Infatti, Brugnaro aveva lanciato la candidatura di Luca Zaia a sindaco di Venezia in giugno. Qualcuno aveva dedotto fosse in corso uno scambio di poltrone tra i due da una sponda all’altra del Canal Grande, con Brugnaro a Palazzo Balbi.
Ma anche Fratelli d’Italia ha chiesto con forza la regione e tra i candidati Elena Donazzan non ha mai fatto segreto del suo sogno.
Le parole dell’europarlamentare di FdI: “È una presenza costante la mia. Sarò direttamente o indirettamente coinvolta nell’amministrazione di questa regione perché la conosco credo come pochi altri perché la amo profondamente. Non smetterò da oggi di dire che è il mio sogno perché non sapete tutti. È qualcun altro che dovrà dire se merito o meno, se mi vogliono o meno. Ma io non lo dirò più.”
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