La guerra tra Palestina e Israele continua e Venezia tiene al suo Ghetto. Sono saliti al 1417 i morti accertati a Gaza e sono oltre 6250 ai feriti, mentre le vittime israeliane sono 1300. L’Iran soffia sul fuoco incitando il mondo islamico ad unirsi in un unico fronte contro Israele e il leader tedesco Schultz dichiara che l’olocausto impone la difesa di Israele.
Questo è il contesto in cui il sindaco di Venezia stamane ha incontrato il rabbino capo della comunità Rav. Alberto Sermoneta e il presidente Dario Calimani recandosi in visita al Ghetto.
Ghetto veneziano
Tutta l’area è sorvegliata da due giorni, le sinagoghe sono rimaste aperte ma con le guardie giurate sulla porta. Anche il prefetto Michele Di Bari nei giorni scorsi si è recato in quello che si teme possa essere un obiettivo sensibile di attentati terroristici, essendo il più antico Ghetto d’Europa e ha spiegato che avrebbero definito con la comunità ebraica quali obiettivi necessitano di maggiore attenzione.
Il sindaco di Venezia oltre alla visita, ha fatto alzare nelle sedi municipali, la bandiera di Israele accanto a quella Ucraina.
La città è vicina alla comunità ebraica e il popolo di Israele in questo terribile momento, ha dichiarato Brugnaro. Venezia città di pace e libertà condanna qualsiasi forma di violenza, criminalità e terrorismo.
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