E il Presidente della Giunta regionale veneta ne ha approfittato per lanciare qualche provocazione.
Luca Zaia: “Ringrazio perchè è una grande emozione. Forse è uno dei pochissimi riconoscimenti che ho avuto. Sulle olimpiadi non ho avuto alcun riconoscimento. Mi assomiglia nella tenacia. Ha resistito per ben 50 milioni di anni.”
Il pesce Zaia
Un pesce di nome Zaia è il titolo facile che è venuto ai giornalisti parafrasando un celebre film, ma non è tutto qui.
Dietro questo omaggio annunciato oggi dal geologo Roberto Zorzin, c’è un mondo che attende di essere riconosciuto patrimonio dell’umanità Unesco. Stiamo parlando di Bolca, il più grande insediamento di fossili mai scoperto nel mondo e si trova nella provincia di Verona nella Val d’Alpone al confine con la provincia di Vicenza.
Zaia: “Da noi è il decimo sito Unesco. Su questo la Regione sostiene sin dal 2018. L’elaborazione di un dossier dal punto di vista finanziario e dal punto di vista relazionale. Visto considerato che il Patrimonio dell’Umanità va gestito anche in correlazione con l’internazionale.
Se tutto va liscio, è possibile che già questa estate andremo all’Assemblea mondiale.”
Una nuova specie
I geologi hanno trovato il pesce sul monte Postale in Lessinia, a poche centinai di metri dalla Pesciara di Bolca. E’ straordinario perchè nuovo alla scienza, ma anche il sito dello scavo lo è, avendo finora rivelato di custodire tra le sue rocce i fossili di ben 290 specie catalogate.
La scoperta della nuova specie fossile ha permesso inoltre di riclassificare altri due fossili che erano stati attribuiti erroneamente ad un’altra specie. Ora anche sono tre i pesci con il nome di Zaia.
Tutti i futuri fossili di pesce della stessa famiglia che saranno rinvenuti dai geologi manterranno la denominazione Zaiaichty. Seguita dal nome del luogo in cui saranno ritrovati.
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