“Ieri c’è stata più acqua del 2010, da 586 millimetri ai 624 di ieri, se non avessimo fatto le opere appropriate, che non erano messe in piedi da ottanta anni, Vicenza sarebbe andata sotto acqua, non è successo perché hanno funzionato” rimarca Luca Zaia. “Per fare un confronto nel 2010 sono andati sotto acqua 235 comuni con 10040 famiglie o imprese”.
Mantenere libere le montagne
“Faccio appello a tutti, non andata e intralciare i soccorsi in montagna. Ieri le forze di polizia hanno rispedito a casa molti turisti. Abbiamo frane ciclopiche, siamo nei “casini”, non venite a fare turismo del macabro, fatele altrove le vostre storie Instagram”
Zaia scende nello specifico e chiede di non andare nel Bellunese: “A causa del rischio di frane e valanghe provocato dal maltempo di queste ore – spiega Zaia- invito tutti i cittadini ad evitare di dirigersi verso la zona. Non andate in montagna nel bellunese per non intralciare il lavoro degli operatori. Andateci solo se avete estrema necessità. Altrimenti, lasciate libere le strade della montagna”