I dati sono da zona gialla e ora Luca Zaia comincia a guardare alle aperture. Vedendo l’11 giugno come il giorno dei liberi tutti prospetta qualche anticipazione nelle settimane precedenti. Sentiamo anche dalla sue parole l’annuncio sul ritorno delle navi da crociera a Venezia.
Il bollettino di oggi
I dati di oggi riportano 1.081 casi in più di ieri, i totali positivi in questo momento sono 29.442 (-1.117 rispetto a ieri). I ricoveri in ospedale si attestano su 2.013 ricoverati: di cui 1.736 in area non critica, 55 in meno di ieri. Mentre in terapia intensiva il dato è di 277 ricoverati, 8 in meno rispetto a ieri. I decessi sono 24.
Le dichiarazioni di Luca Zaia
“L’11 giugno ci saranno gli europei tra Italia e Turchia. Immagino che quella data sarà la fase finale della liberazione, con 20.000 persone all’olimpico”. Queste le parole del governatore Luca Zaia. “È inevitabile che si vada verso una fase di convivenza. C’è chi parla male di questa apertura, io invece dico ‘ok’: prendiamo atto che l’11 giugno siamo aperti, cerchiamo di capire quanto si può aprire strada facendo”.
“In mezzo avremo sessanta giorni circa. Io credo che con aprile qualcosa cambierà, le regioni stanno chiudendo in questi giorni le linee guida che proporranno. Non c’è nessuna azione di negazione, il virus c’è, ma è altrettanto vero che non abbiamo molta scelta. Dobbiamo capire se come cittadini vogliamo fare questa battaglia e avviare una situazione di convivenza, o se pensiamo che la sicurezza totale si raggiunga solo quando il virus è scomparso, cioè mai”.
Ripartono le crociere MSC
“MSC ha confermato le crociere, li ringrazio perché è un bel segnale di ripresa. Noi stiamo sperando fino in fondo di poter arrivare a Porto Marghera. Intanto partiamo con due navi. Incontrando la stampa estera l’altro giorno ho detto ‘Venezia è deserta, ma tornerà ad essere quella di prima’. È ovvio che dobbiamo portare fuori le navi dal bacino San Marco. Siamo davanti al decreto Cleaning Pass di febbraio 2012, di nove anni fa.
La decisione presa l’ultima volta che ci siamo trovati nel comitato è stata di fare del canale di Porto Marghera il canale dei petroli. Finché non sarà approntato l’ormeggio su Marghera, continueranno a fare quella viabilità. Ma io penso che sia una condizione imminente” ha concluso il presidente Luca Zaia.